giovedì 14 febbraio 2008

s.ambrogio




















Fotografia presa dall'alto del campanile dei canonici della basilica di S.Ambrogio. Immagine che racchiude 1600 anni di storia.




















Cortile dell'ex monastero benedettino che il cardinale Ascanio Sforza trasferì ai cistercensi facendolo riedificare in stile bramantesco: recuperato col progetto dell'architetto Muzio come sede dell'Università Cattolica.















Appartenne agli Olivetani quest'altro chiostro monumentale edificato su progetto di Vincenzo Seregni a metà del Cinquecento; oggi è sede del Museo della Scienza e della Tecnica "Leonardo da Vinci".
















Un cortile con imponente colonnato in via Olmetto 17: è il palazzo tardocinquecentesco di casa Brivio. A poca distanza (numero 6 della via) le bombe del 1943 distrussero il grande soffitto del Tiepolo di casa Archinto e ne incendiarono le mura.
















Via degli Amedei 8, uno dei molti cortili con colonnato del primo Cinquecento, non intuibile dall'esterno perchè inglobato in una rifabbrica assai più tarda. Lo scalone d'onore e l'appartamento al piano nobile sono di squisita fattura settecentesca.




















Casa Borromeo: questo è il prezioso angolo superstite dal rogo dopo i bombardamenti del 1943. Di età viscontea, con i finestroni in cotto di inconfondibile impronta gotico-lombarda, all'interno conserva la celebre sequenza dei giochi cortesi, databile al 1440.






















Cortile in via circo 7, con gazebo di ferro che circonda una statua. Le foglie secche a terra dai colori caldi e intensi mi ricordano la passerella di Kristina Ti per la collezione Autunno Inverno 2008-2009, cosparsa di foglie autunnali dalle mille sfumature. Eccone alcune immagini:





























































































Sempre in via Circo, all'ombra del glicine, antico e suggestivo ristorante che ospitò gente come Verdi, Radetzky e molti altri, si può ammirare la fontanella all'asciutto decorata da una misteriosa salamandra.




















Via Nerino 3, una delle più eleganti dimore ristrutturate di recente, attribuibile al primo Settecento.





















Altro elegante cortile antico, garbatamente sormontato da una casa di ringhiera, entro il portone a fronte di casa Pozzobonelli (via dei Piatti numero 5). E' in attesa di un buon restauro e di uno studio che ne accerti origine e datazione.















Suggestivo doppio cortile in via S.Marta 13. La via prende il nome da un grande monastero femminile che fu totalmente distrutto nel corso dell'Ottocento.















Il cortile di via Lanzone 21, casa Buttafava, con riporti di statuine e altri frammenti decorativi (anche capitelli mozzi e rovesciati).




















Sempre il cortile di via Lanzone 21. Garbata la ridipintura e piacevole il movimento delle persiane.




















In via Valpetrosa numero 5, un edificio a ringhiera di costruzione ottocentesca. Bellissimo portico rinascimentale in precario stato di conservazione.





















Un interno di via Tortona 12, con balconcini e una curiosa struttura a più piani a forma di campanile, inserita in un tipico cortile di ringhiera.

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